Quando c'è la salute
Vergine Santissima,
da noi venerata sotto il titolo
di Madonna della Salute,
accogli questo dono.
L’inizio. La preghiera, la fede, la processione,
l’organizzazione delle vocazioni, la gerarchia della richiesta.
Unde origo, inde salus.
Il velo del Tempio è squarciato: piove.
Che cercate (Gv 1, 38)? La serenità, lo zucchero,
il riflesso, l’altro dal quotidiano.
Volare via.
Tu cosa hai trovato, alla fine?
Nel deserto, un’oasi, un bagliore:
appare.
Amen
Maria, salute degli infermi,
prega per noi
Nel freddo inverno lagunare, il 21 novembre, Venezia costruisce un ponte di barche e attraversa il Canal Grande, per andare a portare un cero, un fiore, una preghiera alla Madonna della Salute, madre miracolosa che dal ‘600 dedica le sue energie alla salvaguardia dei veneziani. Ci si mette in fila, si attende di entrare nella nebbia e tra le gocce di pioggia – tutto è scandito, numerato. Le candele accese illuminano i pilastri di pietra, l’incenso si sostituisce alla nebbia. Fuori, il fritto delle frittelle rimbalza sui palloncini. È la festa della Salute.
Fotografie di Samuel Cimma
Testo di Giuseppe Lia
Progetto Grafico di Francesco D’Elia e Samuel Cimma