Fanzine
Archivio, ovvero dell’indagarsi
Dell’essere uno
Le tre grazie
Morte a Venezia
Siamo Arrivati?
Ktema es aiei
#Camboys
Aedificabo
Mostre
Archivio, ovvero dell’indagarsi
Dell'essere uno
La Legenda Aurea
Cortometraggi
Passio Sanctae Felicitatis, ovvero del valore della libertà
La Legenda Aurea
Un'altra fine
Introduzione
Quando c'è la salute
Far un degheyo
Fanzine
Archivio, ovvero dell’indagarsi
Dell’essere uno
Le tre grazie
Morte a Venezia
Siamo Arrivati?
Ktema es aiei
#Camboys
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Dell'essere uno
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Un'altra fine
Introduzione
Quando c'è la salute
Far un degheyo

Quando c'è la salute

Vergine Santissima,
da noi venerata sotto il titolo
di Madonna della Salute,

accogli questo dono.

L’inizio. La preghiera, la fede, la processione,
l’organizzazione delle vocazioni, la gerarchia della richiesta.
Unde origo, inde salus.

Il velo del Tempio è squarciato: piove.
Che cercate (Gv 1, 38)? La serenità, lo zucchero,
il riflesso, l’altro dal quotidiano.
Volare via.

Tu cosa hai trovato, alla fine?
Nel deserto, un’oasi, un bagliore:
appare.

Amen

Maria, salute degli infermi,
prega per noi

Nel freddo inverno lagunare, il 21 novembre, Venezia costruisce un ponte di barche e attraversa il Canal Grande, per andare a portare un cero, un fiore, una preghiera alla Madonna della Salute, madre miracolosa che dal ‘600 dedica le sue energie alla salvaguardia dei veneziani. Ci si mette in fila, si attende di entrare nella nebbia e tra le gocce di pioggia – tutto è scandito, numerato. Le candele accese illuminano i pilastri di pietra, l’incenso si sostituisce alla nebbia. Fuori, il fritto delle frittelle rimbalza sui palloncini. È la festa della Salute.

Fotografie di Samuel Cimma
Testo di Giuseppe Lia
Progetto Grafico di Francesco D’Elia e Samuel Cimma